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Un timido Avellino si ferma a Taranto: ultimi 90 minuti decisivi per il 2° posto

Simeri condanna un timido e svagato Avellino che soltanto nel finale dà qualche segnale ma si arrende al Taranto di Capuano ed ora sarà obbligato a vincere contro il Crotone per chiudere la stagione regolare al secondo posto. 

LA PARTITA – Pazienza ripropone D’Ausilio da mezzala sinistra e conferma Llano e Liotti sulle corsie esterne. Capuano, invece, opta per il 3-4-3 con il tridente Kanoute-De Marchi-Bifulco. Le fasi iniziali non regalano particolari emozioni. Tanti duelli in mezzo al campo, l’Avellino cerca lo sfondamento sulle fasce ma con risultati non eccezionali. All’improvviso si accende il Taranto che l’ex Kanoute che semina il panico nella difesa biancoverde e crossa per De Marchi che è in ritardo nella scivolata e non riesce ad impattare il pallone. Ancora Kanoute protagonista al 22’ con un colpo di testa leggermente largo. La squadra di Pazienza produce poco, ci prova al 28’ con Armellino con una sporca conclusione al volo che Miceli controlla il petto. Ci sono pochi rifornimenti per Gori e Patierno che sono imbavagliati dall’ermetica retroguardia rossoblu. L’Avellino non riesce più a ripartire e in quelle poche occasioni in cui lo fa, è frenetico e impreciso negli appoggi. Al 36’ un’uscita avventata di Ghidotti regala una buona occasione a Ferrara che spreca con un lob altissimo. Al 44’ ancora Taranto minaccioso con una percussione di Bifulco, che entra in area dal versante sinistro e crossa, D’Ausilio allontana il pallone dalle parti di Miceli, che tenta un pallonetto, bloccato senza affanni da Ghidotti. 

Dopo l’intervallo i lupi si affacciano timidamente in avanti con un cross di Liotti che attraversa tutta l’area senza trovare l’appoggio di un compagno. Al 55’ bella combinazione dei lupi con Llano, che innesca Gori in area, tocco per Patierno che non centra il bersaglio. Capuano cambia: fuori De Marchi, dentro Simeri. Pazienza risponde con gli inserimenti di Ricciardi e Sgarbi per Llano e Gori. L’Avellino sta meglio in campo ma rischia quando Valietti strappa un pallone a Cionek e carica un destro che si spegne di poco sul fondo. Al 74’ si sblocca la partita: la difesa biancoverde si addormenta sul traversone dalla destra di Valietti, Cancellotti colpisce con il braccio il pallone che finisce dalle parti di Simeri che trafigge Ghidotti. Il Taranto è in vantaggio, i lupi devono inseguire. Pazienza corre ai ripari con gli ingressi di Rocca e Tito per D’Ausilio e Liotti. L’Avellino sbanda, soffre il pressing dei padroni di casa ed ha un sussulto improvviso al 90’ con un colpo di testa di Patierno a lato. Cinque minuti di recupero. Al 92’ angolo di Tito per l’incornata di Cionek che si alza oltre la traversa. Vince il Taranto, gioia sfrenata per l’ex Capuano. L’Avellino dovrà battere il Crotone negli ultimi 90 minuti per blindare il secondo posto.