
Sentenze pilotate: le intercettazioni tra il giudice Mauriello e Lieto. E la tangente per una causa Sidigas
Ci sono anche due irpini tra i sette arrestati nell'inchiesta "Ground Zero 2" della Procura di Salerno sulla Commissione Tributaria: l'ex giudice tributario Antonio Mauriello, e l'autore televisivo Rai, Casimiro Lieto, autore della "Prova del Cuoco". Lieto deve rispondere di uno dei 13 capi di imputazione contestati agli arrestati questa mattina, in concorso con Antonio Mauriello, ex giudice tributario e attualmente membro del Consiglio nazionale della giustizia tributaria a Roma, e Fernando Spanò, presidente della IV sezione del Consiglio tributario regionale di Salerno. I tre, scrive il gip Pietro Indinnimeo nell'ordinanza, "si accordavano per la corresponsione di un'utilità, consistente nell'individuazione e messa a disposizione, a favore di Fernando Spanò...di un posto di lavoro a beneficio di Franco Spanò, figlio del predetto Ferdinando, al fine di pilotare l'iter procedimentale e condizionare favorevolmente l'esito di un procedimento tributario di 229.086 euro afferente...Casimiro Lieto, definito in secondo grado, con esisto favorevole al contribuente nel corso dell'udienza del 27 giugno 2017, con sentenza nr 6641/17 depositata in data 14 luglio 2017". Le intercettazioni nell'inchiesta documentano le accuse. "Ma io lo sapevo che lo poteva fare solo un presidente sto gol". Lieto è con Mauriello, mentre il produttore televisivo annuncia: "E' arrivato il dispositivo". Mauriello replica: "E lo so" e Lieto, sempre al telefono incalza: "E quindi un gollone, un gollone, un gollone; e io mi sono incontrato ieri sera abbiamo parlato un pò di lei, vi racconto più tardi che sto facendo una riunione di redazione".
LEGAME SIDIGAS - Secondo la Procura, il giudice tributario Antonio Mauriello, padre dell'avvocato Claudio, presidente dell'U.S. Avellino, avrebbe pilotato l'iter dei ricorsi a favore della Sidigas. Indagato insieme al presidente della V sezione tributaria di Salerno, Fernando Spanò, in una circostanza Mauriello avrebbe versato 10mila euro. La somma era finalizzata - come scrive il gip Pietro Indinnimeo, "a pilotare l’iter procedimentale e condizionare favorevolmente l’esito del procedimento tributario di 979.956 euro inerente la Ener Impianti s.r.l. società titolare del 76,6% del capitale sociale della Sidigas spa, e definita in secondo grado con esito favorevole al contribuente nel corso dell’udienza del 18 gennaio 2019". Sarebbero almeno dieci le cause tributarie per un valore di imposta di circa 15 milioni di euro, che investirebbero direttamente la Sidigas.