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Prodezza di Sgarbi, Benevento ko: l'Avellino ipoteca il secondo posto

Sgarbi entra, fa gol e regala il derby all’Avellino, che supera  il Benevento e si avvicina al secondo posto. 

LA PARTITA – Pazienza rilancia Rocca al posto dello squalificato D’Ausilio e conferma il tandem Gori-Patierno. Due giri di lancette e lupi pericolosi con un’incursione di Rocca, che si allunga troppo il pallone in area e favorisce il disimpegno della difesa del Benevento. Spettacolare la coreografia della Curva Sud che accompagna le fasi iniziali del match che al 7’ fa registrare il primo squillo dei sanniti con Ciciretti, che riceva il pallone sul versante destro, si accentra e batte verso la porta irpina con un tiro centrale tra le braccia di Ghidotti. Al 13’ Paleari si salva in due tempi sul perfetto colpo di testa di Cionek, su angolo di De Cristofaro. Il Benevento alza il pressing e costringe i lupi ad arretrare il baricentro e soprattutto a troppi lanci per scavalcare il centrocampo senza risultati positivi. Sulle fasce c’è poca fluidità e partecipazione. La posta in palio pesa. Il fitto e continuo lancio di fumogeni in campo da parte dei tifosi del Benevento costringe l’arbitro Bordin a sospendere il match per tre minuti. Al 33’ si infuriano i padroni di casa perché Pastina va dritto su Gori lanciato verso Paleari ma Bordin non assegna il calcio di rigore. Tre minuti dopo, l’ex attaccante della Fiorentina è troppo egoista e spreca una buona occasione con un tiraccio sull’esterno della rete. Cresce l’Avellino che sfiora il vantaggio al 44’ con una punizione di Liotti a fil di palo. 

All’alba del secondo tempo, Auteri perde per infortunio Ciciretti ed inserisce Starita. Al 53’ sale in cattedra Ghidotti, che dice no al tiro sottomisura di Perlingieri. Sale la fiducia della compagine sannita mentre l’Avellino non si scuote ed è troppo contratto. Ne risente la manovra, aumentano gli errori in fase di impostazione dei lupi che soffrono la migliore organizzazione degli ospiti. Pazienza intuisce gli affanni della sua squadra ed opera un doppio cambio al 66’ inserendo Ricciardi e Sgarbi per maggiore imprevedibilità alla manovra. Al 70’ improvvisa fiammata dei biancoverdi con un traversone di Armellino per la girata di Gori, respinta da Paleari. Il portiere del Benevento è attento quattro minuti dopo sul tocco di punta di Ricciardi, liberato da una stupenda verticalizzazione di Sgarbi. Le squadre sono stanche, un errore di Gori libera Nardi che fornisce un assist al bacio per Pinato che scarica il suo tiro sull’esterno della rete graziando l’Avellino. Gol mancato, gol subito. Minuto 82: Tito serve Sgarbi che carica un diagonale violentissimo che abbatte Paleari. Esplode il “Partenio-Lombardi” per la prodezza dell’esterno di proprietà del Napoli che stappa la partita. Escono Gori e Patierno, è il momento di Dall’Oglio e Marconi. Sgarbi sbaglia un ficcante contropiede, Tito non trova la porta. Finale da brividi. Dopo quattro minuti di recupero, è tripudio biancoverde. L’Avellino vince il derby e ipoteca il secondo posto.