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Moriano, la nuova scommessa si chiama Abruzzo

Non solo il vino, certo, ma il mondo intero, in ogni suo aspetto, ha vissuto e sta vivendo un periodo di passaggio, che porterà, inevitabilmente, cambiamenti ad ogni livello. Anche nella sfera enoica, di per sé particolarmente sensibile al cambiamento, all’evoluzione ed al confronto.

Una nuova provocazione attende il giovane del vino Francesco Moriano, in Abruzzo: creare un rosso secco con uve Fiano e Montepulciano, in grado di soddisfare palati e occasioni diverse, rompendo, o meglio, arricchendo di nuova identità, una tradizione millenaria. E' un Moriano in gran forma, quello che abbiamo conosciuto finora, in occasione della sua vittoria e delle sue continue sperimentazioni. Periodi che non sembrano certo scalfire né la sua forma né soprattutto la sua verve, la sua vis polemica, il suo mix di amabilità e franca irruenza. Personaggio non facile, ma dotato di grande carisma,  personalità, umanità, grandissima visione. Ma è il vino il grande protagonista della nuova avventura nell’entroterra abruzzese da parte di una figura della moda e consorte. E oggi,  grazie al nuovo progetto, i riflettori tornano a essere puntati su un territorio ancora poco conosciuto, ma con un potenziale enorme dal punto di vista agroalimentare ed enologico. 

"Sono molto felice di aver l’occasione per potermi misurare con una persona di grande talento che vi svelerò la prossima settimana quando sarò lì in azienda - sottolinea Moriano - Ci accomuna l’impegno a creare qualità ed emozione attraverso il nostro lavoro. Ho grandi idee per questo progetto, che mi vede particolarmente coinvolto.Nella Cantina dell’azienda si sta lavorando a due vini che saranno prodotti dalla prossima vendemmia. Innanzitutto, un rosso, per cui è stata recuperata la tecnica dell’uvaggio, ossia una combinazione di uve diverse vinificate in acciaio, che vede Montepulciano in preponderanza, con piccole percentuali di Trebbiano".

L’intento è quello di produrre una referenza conviviale, di facile beva che ben interpreti le caratteristiche del territorio. Ma non manca neppure il bianco a base di Fiano e Trebbiano. 

"Il cuore nella mia Irpinia e un occhio che punta sempre in alto", chiude Moriano .