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Lotta alle tv pirata, scoperta centrale anche ad Avellino

C'è anche una centrale nella zona di Avellino, collegata alla piattaforma Xtream Codes, scoperta ed oscurata nel corso del blitz del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza contro le tv pirata. Gli ideatori della piattaforma sono due greci; complessivamente sono 25 gli indagati. Oltre a quella di Avellino, sono state scoperte centrali anche nelle zone di Roma, Taranto, Caserta, Cosenza, Messina, Vicenza, Bari, Palermo ed all’estero. Il gruppo, che,, come emerso dall’inchiesta della Procura di Napoli, opera in Italia ma anche in Svizzera, Malta, Olanda e Francia, aveva una rilevante base operativa a Napoli: sono proprio del capoluogo campano due degli indagati, considerati rispettivamente capo del sodalizio e organizzatore. Nell'operazione internazionale "Eclissi", coordinata dalla Procura di Roma e a livello internazionale dalle Agenzie europee Eurojust ed Europol, con la cooperazione delle Polizie e delle autorità giudiziarie dei cinque Paesi europei, a supporto degli uomini della Polizia Postale, si è mirato a smantellare e oscurare il sistema che, convertendo il segnale analogico delle Pay Tv (Sky, Dazn, Mediaset, Netflix e altri), lo trasformava illegalmente in segnale web-digitale.