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Avellino, brusco stop: il Giugliano vince il derby per 1-3

Semaforo rosso. Una brutta sconfitta. L’Avellino cede in casa per 1-3 contro un solido Giugliano che vince meritamente il derby dimostrandosi più fresco ed organizzato. 

LA PARTITA – Rispetto alla gara di Brindisi, Pazienza ritrova Cancellotti, che rientra dal turno di squalifica e si sistema da braccetto di destra della difesa. Ricciardi si sposta sulla fascia sinistra del centrocampo mentre sul fronte destro c’è Sgarbi. Il Giugliano risponde con il 4-3-3 ed è pericoloso al 2’ con una girata di Salvemini, che Ghidotti respinge in angolo. La replica dell’Avellino porta la firma di Sgarbi che non inquadra però la porta con un destro alto. I tigrotti non restano a guardare e sfiorano il vantaggio con De Sena, che colpisce di testa nell’area piccola irpina ma indirizza il pallone oltre la traversa. La partita è aperta, l’Avellino colpisce la traversa con un’inzuccata di Gori, fallisce il vantaggio con Sgarbi e viene punita sulla ripartenza da Ciuferri, che al 23’ lascia sul posto Ricciardi e fulmina Ghidotti con un perfetto sinistro. Partenio-Lombardi gelato, l’Avellino è sotto e deve rincorrere. Una rovesciata di Marconi a lato è il primo segnale della truppa di Pazienza dopo lo svantaggio. Ci riprova lo stesso Marconi su assist di Gori ma la sua conclusione al 37’ è imprecisa. Russo dice di no ad un colpo di Gori. I lupi insistono e pareggiano nel recupero del primo tempo con Sgarbi, che si catapulta su un pallone vacante e di sinistro trafigge Russo.

Dopo l’intervallo Bertotto toglie l’ammonito Di Dio e inserisce Menna. E’ sempre Sgarbi ad ispirare gli attacchi dei biancoverdi ma al 50’ il suo servizio in verticale è troppo lungo per Gori e si spegne tra i guanti di Russo. Il Giugliano è sempre ordinato nell’organizzazione e in fase di impostazione ma rischia al 59’ sulla percussione di Ricciardi che trova sulla sua botta la deviazione provvidenziale di un difensore in maglia arancione. Al 61’ Caldore affossa Gori in area ma Turrini chiude gli occhi ed incredibilmente non assegna il rigore. Al 64’ Pazienza cambia: fuori Palmiero e Varela, dentro Dall’Oglio e D’Angelo. Ma le sostituzioni non producono alcun effetto, si spegne anche Sgarbi che non ha più energie, al 73’ l’Avellino paga dazio ad un errore di Gori, che perde una palla sanguinosa. Giannone carica il destro, che viene respinto da Ghidotti ma raccolto e spedito in rete da Oviszach. I lupi sono in bambola mentre il Giugliano è più fresco e cala il tris in ripartenza con Giannone, che sorprende nettamente la difesa irpina. L’Avellino è al tappeto, non c’è reazione mentre la compagine di Bertotto dimostra grande solidità e sapiente gestione del pallone vincendo con pieno merito. Per i lupi una brutta battuta d’arresto.