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Tav, Conte: "Ho diversi dubbi, parlerò con il governo francese"

Nonostante le cinque ore di vertice notturno, le posizioni di Lega e M5S sulla Tav restano distanti, anzi inconciliabili. La riunione è terminata alle due senza che il nodo del cantiere della discordia fosse sciolto. Secondo quanto affermano diverse fonti, il Movimento 5 Stelle vorrebbe portare già oggi in Consiglio dei ministri un decreto per fermare i bandi sulla Tav. A una mossa del genere la Lega è pronta ad opporsi, votando contro:  per il Carroccio il tunnel è "un'opera utile" e la conferma delle gare "è fondamentale". Per il premier Conte "alla luce dei forti dubbi sul progetto, è d'obbligo procedere a una interlocuzione con i partner, Francia e Ue". I dubbi sono quelli che emergono dall'analisi costi benefici, che Conte - "dopo perplessità iniziali" - ritiene "fondata". La conclusione è che "se dovessimo cantierizzare il progetto oggi mi batterei perché non fosse realizzato". Il presidente del Consiglio ha sintetizzato la sua linea in una lunga conferenza stampa oggi pomeriggio, con una premessa: le decisioni "non saranno dettate da preconcetti ideologici, tattici o emotivi". Sui bandi, che dovrebbero essere avviati dalla società italo-francese Telt lunedì prossimo, c'è ancora "stallo", riconosce il premier. Stallo dovuto alle diverse posizioni delle due forze di governo. "Scioglieremo la riserva nelle prossime ore".