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Scandone morosa, il PalaDelMauro resta senza corrente elettrica

Scandone al buio. In ogni senso. L’Enel ha, infatti, proceduto al distacco della fornitura di energia elettrica al PalaDelMauro per morosità. Un’altra tegola sul club biancoverde, che ha "strappato" al Comune di Avellino la proroga per liberare gli uffici dopo la fine della convenzione per l’utilizzo del palazzetto che da oggi è senza corrente. Bollette non saldate per migliaia di euro. I solleciti di pagamento, la diffida e la messa in mora sono stati ignorati dalla Sidigas: di qui il distacco della fornitura elettrica operato dall’Enel. La situazione è drammatica anche perché ieri non è stata saldata nemmeno la rata da 1.800 euro per assicurarsi i servizi che la Lega Nazionale Pallacanestro mette a disposizione per le società di serie B. Le condizioni per la sopravvivenza sono minime, se non proprio nulle. Senza esito l’incontro di ieri tra il sindaco Gianluca Festa, il presidente della Scandone, Claudio Mauriello, ed il direttore sportivo, Nicola Alberani. La sollecitazione del primo cittadino ad avviare la costruzione del roster è caduta nel vuoto. Il motivo è semplice: non esistono le possibilità economiche della Sidigas per avviare una minima operazione in ottica campionato anche in considerazione di una debitoria pesante. Gli 11 milioni di debiti con l’Erario sono, infatti, legati al codice Fip e non possono essere “separati” dalla gestione della Scandone, come ha sostenuto Festa più volte nei giorni scorsi. Senza trascurare il fatto che il club biancoverdedovrà saldare un lodo esecutivo di oltre 40 mila euro mentre qualche cestista e procuratore si è fatto timidamente sentire per rivendicare spettanze arretrate non corrisposte. Inutile sollecitare di nuovo Petrucci perché la wild card per la serie B è stata giù bruciata. La procedura diliquidazione della Scandone è più vicina di quanto si possa immaginare. Purtroppo la Scandone sta finendo lentamente sul binario morto.