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Roca l’erbivoro diventa terraiolo

Si chiude con una massima del maestro Michele Pepe: “Il tennista completo è quello che sa adattarsi e sa vincere le autoconvinzioni errate”. Un complimento indiretto di spessore per Massimo Roca, vincitore dello Shanghai Grand Prix di San Giorgio del Sannio. Il fighter avellinese raccoglie un successo importante alla vigilia delle AWT Finals di Capri. E’ stato un’affermazione costruita soprattutto mentalmente in quattro match differenti tra loro e giocati su tre superfici diverse. E’ il terzo Grand Prix della stagione vinto da Roca, il secondo su terra rossa (semi e finale si sono disputate su questa superficie) dopo Amburgo Grand Prix. E’ un successo che vale anche il 14-esimo posto, best ranking personale, nella classifica generale. .

AMBIENTE FANTASTICO - La direzione del torneo è stata condotta dal presidente Michele Pepe in modo magistrale. Fondamentale è stato l’apporto della moglie Maria Antonietta Motore che ha seguito praticamente tutti i match garantendo ospitalità e corretto sviluppo dei match. In questo senso c’è da sottolineare il clima di estrema sportività in cui si sono svolti gli incontri. 

IL FEDELISSIMO IANNELLI, IL RITORNO DI PORRAZZO E LA QUALITA’ DI SCHINOSI - E’ stato un torneo che ha confermato l’impegno del Ct San Giorgio verso il circuito. Si tratta del sesto torneo del 2018 (primato provinciale condiviso con il CT Apice dell’altro super appassionato Fabio Bonavita) per il circolo che si conferma leader nella classifica provinciale. E’ stato il torneo che ha sancito il definitivo ritorno di Stanislao Porrazzo. Il sangiorgese, ex 4.3, ha dimostrato tutto il proprio valore. Il suo dritto in top è stato il colpo migliore visto nei 10 giorni di competizione.

Da sottolineare la crescita di Domenico Errico. La nota di merito va senza dubbio a Mauro Iannelli, numero due del Ranking tornei provinciale, che si è regalato un’affermazione importante nei quarti di finale contro l’altro fedelissimo del circuito Pierpaolo Figliolino. Nella parte alta di tabellone in evidenza oltre al vincitore anche Domenico Pignone e soprattutto Francesco Schino Schinosi che ha messo in evidenza dei più che buoni fondamentali.