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Renzi: "Non mi occupo del Pd, Zingaretti pensi all'altro Matteo"

"Non mi occupo più del Pd. Ma suggerisco al segretario di occuparsi dell'altro Matteo, non di me". È una delle molte stoccate che Matteo Renzi, intervistato dal Corriere della Sera, ha rifilato al segretario dem Nicola Zingaretti per rispondere all'accusa di quest'ultimo di fare "regolamenti di conti con il passato". Renzi - che si trova negli Stati Uniti per partecipare ad alcuni convegni - da un lato dice di "non occuparsi più del Pd", ma non si nasconde di fronte all'ultima polemica che sta spaccando i dem: la proposta lanciata da Maria Elena Boschi di una mozione di sfiducia contro Matteo Salvini per i presunti fondi russi alla Lega.

Proposta che, come noto, non piace a Zingaretti e ai suoi, convinti che la presentazione della mozione andrebbe a ricompattare l'asse tra Carroccio e 5 Stelle. Ma sulla quale, secondo Renzi, bisogna andare avanti. "Io credo che se il ministro dell'Interno va in delegazione a Mosca con gente che chiede rubli ai russi e poi si rifiuta di venire in Parlamento l'opposizione abbia il dovere - non il diritto - di fare una mozione di sfiducia. Cosa altro deve fare un ministro per avere una mozione di sfiducia?", spiega l'ex premier.