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Putiferio negli Usa, coprifuoco in ben 42 città

La protesta per la morte di George Floyd si allarga. Negli Usa sono almeno 140 le città in cui sono scoppiate le manifestazioni da mercoledì, 42 le città dove è scattato il coprifuoco più tutte quelle dell'Arizona. Circa 5 mila membri della Guardia Nazionale sono stati schierati in 15 Stati e a Washington DC, con altri duemila pronti a intervenire. A Davenport nello Iowa due persone state uccise durante una sparatoria. Un morto anche a Louisville in Kentucky dove ieri gli scontri in mezzo alla folla erano stati fermati da un abbraccio. Una donna afroamericana e un poliziotto in tenuta antisommossa, erano rimasti stretti per quasi un minuto. A Birmingham, in Alabama, i manifestanti hanno demolito il monumento di un confederato a Linn Park.
Brittany Dionne  A Boston, è stato dato alle fiamme un suv della polizia vicino al palazzo del governo. A Philadelphia, gli agenti in tenuta antisommossa hanno usato spray al peperoncino. Anche qui è scattato il coprifuoco. A New York, i manifestanti hanno marciato attraverso i ponti di Brooklyn e Williamsburg paralizzando il traffico. Il caos è scoppiato a Union Square dove sono stati incendiati bidoni della spazzatura. Sempre a New York un agente di polizia ha puntato una pistola contro i manifestanti a Lower Manhattan, come si vede dal video di 12 secondo pubblicato alle 22 locali su Twitter del reporter di Gothamist Jake Offenhartz.

Venerdì notte, Donald Trump sarebbe stato portato in un bunker sicuro. Almeno secondo quanto riferisce il Guardian. La decisione sarebbe stata presa a seguito dei disordini e delle proteste in decine di città negli Stati Uniti, tra cui Washington DC, scoppiati a seguito della morte di Floyd a Minneapolis.