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Palo di Gambale, l'Avellino non sfonda: solo un punto contro la Juve Stabia

Un palo di Gambale e poco più. L’Avellino si ferma contro la Juve Stabia e non bissa la vittoria conquistata contro il Taranto tre giorni fa. 

LA PARTITA – Rastelli rispolvera Garetto a centrocampo e propone il tridente offensivo, composto da Kanoute, Gambale e Murano. La partita è bloccata in avvio. Brividi all’11’ quando un rilancio di Auriletto sbatte sul corpo di Guarracino, il pallone scivola di poco a lato. L’Avellino prova ad innescare Kanoute e Tito ma gli spazi sono intasati perché la Juve Stabia è abile nei raddoppi sulle fasce. Al 26’ la squadra di Rastelli va vicinissimo al gol con Gambale che gira di testa il traversone di Rizzo ma il palo gli nega la gioia del gol. Sugli sviluppi dell’azione, Barosi respinge male la sfera ma Garetto non ne approfitta con un tiraccio alle stelle. Stessa sorte per la conclusione di Casarini al 32’. Sono gli unici lampi di un primo tempo, povero di contenuti tecnici. 

La ripresa è sulla stessa falsariga. Sotto la pioggia, si lotta in  mezzo al campo. Sterile possesso palla dei lupi, che rischiano al 60’ quando Pandolfi incorna di testa il cross di Guarracino ma Pane respinge. Rastelli corre ai ripari inserendo Maisto e Russo per Garetto e Murano. Gli ospiti prendono fiducia e sollecitano ancora Pane con un rasoterra di Scaaccabarozzi. Non c’è precisione e fluidità nella manovra dell’Avellino. Rastelli tira fuori un confusionario Kanoute per Trotta, l’obiettivo è di scuotere una squadra piatta che si riaffaccia in avanti al 70’ con il colpo di testa di Auriletto, allontanato da Mignanelli, quasi sulla linea di porta. Tre minuti dopo, Pane prova a sorprendere Barosi con un velenoso rasoterra ma il portiere stabiese risponde presente. All’89’ Rizzo innesca Gambale che di testa non centra la porta. La Juve Stabia conferma grande solidità in difesa e conquista un punto importante. L’Avellino, invece, frena ancora.