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Nove consiglieri presentano la mozione di sfiducia contro Ciampi

I consiglieri comunali dei gruppi “Avellino è popolare”, “Mai Più” e “La svolta inizia da te” hanno presentato la proposta di mozione di sfiducia contro il sindaco di Avellino, Vincenzo Ciampi. I consiglieri Nello Pizza, Modestino Verrengia, Nicola Giordano, Lino Pericolo, Alberto Bilotta, Luca Cipriano, Marietta Giordano, Leonardo Festa e Costantino Preziosi hanno consegnato stamattina il documento al presidente del Consiglio Comunale, Ugo Maggio, perché venga trasmesso a tutti i gruppi consiliari per le valutazioni del caso. Si tratta di un documento aperto a necessarie e opportune integrazioni da parte di altre forze politiche presenti in Consiglio Comunale. Nel documento i nove consiglieri comunali hanno denunciato che “ad oltre 2 mesi dall’insediamento del Consiglio Comunale di Avellino l’azione amministrativa vive una pericolosa situazione di stallo totale, non risultando di fatto avviata alcuna iniziativa o azione di governo da parte del Sindaco e della Giunta comunale, non risultando insediate le Commissioni Consiliari, non risultando effettivamente operativa la macchina comunale nel pieno delle proprie funzioni istituzionali ed amministrative”. “Il sindaco non è nemmeno riuscito ad esprimere un indirizzo di governo chiaro ed univoco, una scelta programmatica identificativa delle volontà strategiche del Movimento 5 Stelle per il governo della città di Avellino, accrescendo così un clima di confusione ed incertezza che non favorisce la risoluzione di problematiche emergenziali che attanagliano la popolazione avellinese”, continuano i consiglieri comunali sottolineando che “che le stesse linee programmatiche presentate dal Sindaco ed ampiamente bocciate dal Consiglio Comunale non contengono alcuna indicazione concreta in merito alle strategie per lo sviluppo della città, essendo inoltre prive di qualsivoglia necessaria indicazione in merito a tempistiche/modalità di attuazione e coperture economiche, come prescrive anche la norma sulla armonizzazione contabile”. Non sussistono le condizioni politiche per proseguire positivamente la consiliatura per i nove consiglieri firmatari che, convinti della necessità di offrire alla città l’opportunità di tornare ad esprimersi attraverso il voto e stabilire così una maggioranza definita, chiedonola convocazione del Consiglio Comunale in seduta straordinaria, da tenersi non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni da oggi.