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Lucio Lazzaruolo rivisita la chitarra classica in chiave moderna

Il chitarrista Lucio Lazzaruolo, tra i fondatori della band “Notturno Concertante” ripropone il suo secondo album solista “Amelia and other favourites” datato 2009 in chiave moderna. L’album, dedicato interamente alla chitarra classica e che trae ispirazione dai compositori che più hanno influenzato l’artista, oggi vive di nuova linfa e ammicca alla modernità. Lo stesso album che, citato da “Il Manifesto” tra i dieci migliori dischi del 2009, viene oggi riproposto in versione remastered. Il disco “rimasterizzato” da Raffaele Villanova, altro membro e fondatore dei Notturno Concertante, ripropone le nuove interpretazioni di Lazzaruolo, con un particolare riferimento agli artisti che hanno influito sulla sua formazione; tra tutti spiccano Fernando Sor e Johann Kaspar Mertz, chitarristi-compositori collocati tra la fine del ‘700 e la prima metà dell’‘800.

Tutto il disco spazia tra composizioni di varie epoche, dalle danze processionali diffuse in Europa nel 1500, passando per il barocco seicentesco delle composizioni di Gaspar Sanz, alle più contemporanee musiche di Antonio Lauro, chitarrista venezuelano del secolo scorso. Degne di nota le interpretazioni di pezzi per chitarra classica di Heitor Villa-Lobos, conosciuto anche tra i meno esperti di musica grazie ad una concezione dello strumento che ha cambiato per sempre il modo di comporre con la chitarra. Infine, la trasposizione dell’Andante dal concerto in Sol minore RV 532, originariamente scritto per due mandolini e che Lazzaruolo immagina per due chitarre. Niente è lasciato al caso, e tutto è curato nei minimi dettagli, a partire dalla copertina ad opera dell’artista avellinese Fabio Mingarelli, e realizzata graficamente sempre da Raffaele Villanova. La pubblicazione di Amelia and other favourites è già sulle principali piattaforme di download e streaming, un lavoro che introduce il prossimo lavoro “già in cantiere” a cura del chitarrista irpino, sempre dedicato alla chitarra classica.

Info sul gruppo “Notturno Concertante” è già noto agli amanti della musica, grazie all’abilità che questa band ha avuto a partire dagli anni ‘80 di dare vita ad un fermento musicale nell’ambito del “progressive”, che in Italia ha avuto pochi esponenti.

Formatasi in Irpinia e profondamente legata alla sua terra, questa band nel corso della sua storia si è contraddistinta per aver accolto nella sua musica le influenze di altri generi e per essere stata in grado di rompere gli schemi.