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Lo spread sfiora quota 280. Di Maio: “Non ci facciamo ricattare dal mercato”

Tensione sul mercato dei titoli di Stato italiani. Lo spread tra Btp e Bund in giornata arriva a toccare quota 280 punti con il rendimento decennale che supera il 3%, livello massimo da fine maggio, pochi giorni prima la nascita del governo Conte. «Non credo che avremo un attacco speculativo: è solo una speranza delle opposizioni. Non siamo ricattabili», ha chiarito il vicepremier M5s Luigi Di Maio, che sembra smorzare l’allarme lanciato ieri dal sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti sui «fondi speculativi» pronti ad attaccare l’Italia e il «governo populista mal tollerato». Sullo sfondo la tensione in vista della manovra il cui percorso si avvierà subito dopo la pausa estiva. Dopo i due vertici governativi, sostanzialmente interlocutori, che si sono tenuti nelle scorse settimane, cominciano ad avvicinarsi le scadenze. Entro il 27 settembre il governo dovrà presentare la nota di aggiornamento degli obiettivi programmatici del Documento di economia e finanza, il Def, presentato in aprile. La nota conterrà anche i nuovi parametri macro-economici (Pil, rapporto deficit/Pil, debito pubblico/Pil) e costituirà la base del disegno di legge che il governo presenterà entro il 20 ottobre, dando inizio alla sessione parlamentare di bilancio.