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Due palermitani salvano l'Avellino a Catania

L'Avellino va sotto per due volte a Catania ma si salva grazie ai palermitani Plescia e Silvestri. 

LA PARTITA - Braglia sceglie il 3-4-3. Silvestri, Dossena e Bove formano la liena difensiva, Rizzo e Tito sono gli esterni di centrocampo, completato dal rientrante Aloi e De Francesco. Kanoute e Di Gaudio giocano sulle fasce, a sostegno di Plescia. 

Due giri di lancette e lupi pericolosi: punizione di Silvestri per l'incornata di Silvestri che Greco devia in angolo con tanta fortuna. L'Avellino sfonda con Kanoute che al 6' crossa per Tito che carica il sinistro leggermente largo. I lupi hanno un buon approccio ma al 7' vengono infilati troppo facilmente da una percussione di Zanchi. Sinistro rasoterra che Forte respinge corto e per il liberissimo Moro è troppo facile realizzare l'ottava rete in campionato. L'Avellino cerca di reagire subito ma non sfrutta con Plescia un clamoroso svarione della difesa siciliana. Il Catania concede poco. Kanoute cerca con un'improvvisa accelerazione di bucare la difesa siciliana, viene spinto da Monteagudo al limite dell'area e finisce giù. Il senegalese protesta ma rimedia il cartellino giallo per simulazione. Si vedono tracce di Di Gaudio solo al 39' con un tiro bloccato da Sala in due tempi. Al 44' l'Avellino pareggia: sulla punizione tesa di Aloi, Plescia si mette il piedone che spiazza Sala. È il primo centro in campionato per il palermitano che si conferma bestia nera del Catania. La squadra di Braglia riparte meglio dopo l'intervallo e sfiora il vantaggio con una girata di Dossena oltre la traversa, ma, come nel primo tempo, al primo affondo siciliano va di nuovo sotto. Al 55' Forte respinge male con i pugni, Rosaia ci prova al volo, il pallone sbatte su Claiton, tenuto in gioco da Silvestri, e si infila in rete. Con l'ingresso di Micovschi per Rizzo, si passa al 4-2-3-1. Al 75' Kanoute strattona un raccattapalle che rallenta la riconsegna del pallone e poi si spintona con Calapai. Cartellini rossi per entrambi ma pesa soprattutto l'espulsione del senegalese, fino a quel momento tra i più mobili in casa biancoverde. Fuori Bove e De Francesco, entrano Gagliano e Mastalli. All'81' ci prova Di Gaudio ma la sua botta dal limite si spegne sull'esterno della rete. Nel finale Braglia lancia nella mischia anche Messina che rileva Plescia. All'87' i lupi pareggiano i conti: angolo di Tito, Silvestri stacca di testa e castiga Sala. Tutti ad abbracciare Braglia. L'Avellino evita la sconfitta e muove la classifica con un altro punticino. La politica dei piccoli passi non porta però lontano.