Responsive image

Ddl Pillon, l'avvocatessa Tomeo al Ministro Bonetti: "Cos’altro lascia chiuso in quel cassetto?"

La referente regionale dell'Associazione Minori in Primo Piano, l'avvocatessa Tiziana Tomeo, risponde al Ministro della Famiglia Bonetti per la quale "il ddl Pillon resterà nel cassetto". "Che tristezza per un operatore del diritto leggere le superficiali, distratte, “ignoranti” affermazioni del ministro delle pari opportunità e della famiglia! - scrive l'avvocatessa Tomeo -. Non abbiamo remore ad affermare che si tratti proprio di “parole ignoranti” quelle profferite dalla Bonetti circa la possibilità di “lasciare nel cassetto” il ddl Pillon; infatti, un esponente politico non può manifestare coram populo di non avere minimamente contezza degl’istituti portanti del diritto di famiglia quali “responsabilità genitoriale, mantenimento diretto, affidamento paritario”.

Sia chiaro che il tanto osteggiato decreto Pillon non rappresentava certamente un punto di arrivo nell’articolata e delicata questione dei rapporti genitori figli, ma nemmeno avrebbe meritato un epilogo come quello che si apprende in questi giorni: ”cestinarlo o lasciarlo marcire in un cassetto”!

Verrebbe da chiedersi quanto altro la Ministra abbia intenzione di abbandonare in quel cassetto, oltre al decreto di un senatore “leghista” e, in quanto tale, di fazione politica opposta!

Sarebbe interessante comprendere quale bagaglio di proprie nozioni abbia intenzione di far confluire, inoltre, in un auspicabile disegno di legge sull’affidamento condiviso di nuovo conio pd.

Eppure la politica e la tutela dei minori sono questioni che non dovrebbero essere suscettibili di commistione alcuna; chi ha esperienza nel campo del diritto di famiglia a gran voce ha sempre sostenuto quanto la politica debba “stare fuori e lontana” dalla tutela dei più deboli, di coloro che già sono costretti a vivere per incidens, il dramma della separazione dei propri genitori!

Resta il fatto che la Bonetti oggi e Spadafora da sempre, opponendosi energicamente ad una regolamentazione dell’affidamento condiviso che sia finalmente ed il più possibile adattabile alle singole fattispecie ed al diritto vivente, in modo pericoloso restituiscono uno scenario misero delle prospettive programmatiche di questo governo.

La l. 54/2006 è oltremodo inutile, basata su schemi prestampati ed indifferenti all’evoluzione della famiglia e quasi mai realizza il prevalente interesse del minore, come da più parti si legge sia nella disciplina nazionale che nelle Convenzioni europee.

L’associazione Minori in Primo Piano ODV auspica che quanto prima sia dato impulso alla redazione di una legge sull’affidamento condiviso che possa finalmente rispecchiare la realtà vivente e tutelare i minori nella loro esigenza primaria e primordiale di non perdere nessuna delle due figure genitoriali.

A noi non interessa quale partito riuscirà in quest’intento, ciò che importa è unicamente la tutela dei figli dei genitori separati, in una società priva di riferimenti e di esempi da seguire, non resta che tutelare la famiglia ed i suoi membri, lasciando lontano, lontanissimo, scopi di lucro o alternanze politiche!

Un minore vuole poter vivere con entrambi i genitori il più possibile e lo Stato deve garantire tale diritto, al di là delle fazioni, al di là degl’interessi economici; “lasciare nel cassetto”è il sintomo della dismissione di una condotta che comunque va fatta, magari calibrando il modus, ma l’inattività è la peggiore delle soluzioni asupicate!"