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Covid, Santoli: "In Italia siamo riusciti a burocratizzare persino il virus"

"Siamo riusciti in qualcosa di paradossale e solo noi italiani potevamo farlo: abbiamo burocratizzato persino il covid - dice in una nota il Vice Presidente Nazionale Confimprenditori, Gerardo Santoli -. Come se non bastasse oltre a soffocarci  quotidianamente ora anche nella gestione della pandemia la burocrazia ha fatto il suo ingresso.  Durante la prima ondata tutti ci ricordiamo le famigerate autocertificazioni, i codici Ateco, gli orari di apertura  e i distanziamenti che cambiavano di continuamente.  Inoltre la stragrande maggioranza di chi si ammalava di Covid non riusciva neanche a farselo diagnosticare. Oggi pochi sono i malati – e di una malattia quasi sempre lieve – e moltissimi i positivi ufficiali. Ancor più numerose sono le persone non positive ma bloccate perché "contatti stretti" con positivi. L’Italia è paralizzata per eccesso di diagnosi e di burocrazia. Oggi chi scopre di essere positivo non si preoccupa solo dei sintomi, di finire intubato o peggio sottoterra ma  chi scopre di essere positivo si preoccupa del mostro burocratico che sta per rinchiuderlo in casa chissà per quanto tempo. Prenotare un tampone all’ASL è un’impresa: sia quello per scoprire se si è positivi, sia quello per scoprire se si è tornati negativi.  Se poi iniziamo a parlare di quarantena o di contatti con positivi non si capisce più niente, lo stesso vale per le regole a scuola e via dicendo. Il nostro paese rischia di restare paralizzato non solo per il virus ma per le troppe e confuse regole che portano a non rispettarne nemmeno una. Il rimedio è sempre lo stesso:poche regole, certe e da rispettare. L’unica speranza è che magari proprio l’eccesso di  burocrazia, oltre far scappare le imprese dal nostro paese, riuscirà alla fine a far scappare anche il covid19".