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Coronavirus, i dati dell'Inail: "Quasi 50 mila contagi sul lavoro e 252 decessi"

Mentre si registrano “solo” 219 nuovi casi di Coronavirus e tre morti nelle ultime 24 ore, i dati dell'Inail raccontano la realtà dei contagi sul lavoro da Covid-19. Al 30 giugno sono 49.986, 965 in più rispetto al monitoraggio del 15 giugno. I casi mortali sono 252 (+16), concentrati soprattutto tra gli uomini (82,5%) e nelle fasce 50-64 anni (69,8%) e over 64 (19,5%) con un'età media dei deceduti di 59 anni. Sono i dati del sesto report nazionale elaborato dalla consulenza statistica dell'istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.

Infermieri in prima linea

Con il 40,6% dei contagi denunciati, oltre l'83% dei quali relativi a infermieri, la categoria professionale dei tecnici della salute si conferma la più colpita dal virus, seguita dagli operatori socio-sanitari (21,3%), dai medici (10,5%), dagli operatori socio-assistenziali (8,7%) e dal personale non qualificato nei servizi sanitari, come ausiliari, portantini e barellieri (4,7%). L'analisi dei decessi rivela come circa il 40% riguardi personale sanitario e socio-assistenziale. Nel dettaglio, l'11,8% dei casi mortali codificati riguarda i tecnici della salute (il 63% sono infermieri), seguiti dai medici (9,3%), dagli operatori socio-sanitari (8,1%), dagli operatori socio-assistenziali e dal personale non qualificato nei servizi sanitari (4,3% per entrambe le categorie).