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Conte: “La nostra è una bella manovra ma agli altri Stati europei non piace"

"Più passa il tempo e più mi convinco che la manovra è molto bella". Sarà anche bella come dice il premier Giuseppe Conte, ma alla Commissione europea continua a non piacere. E - cosa ben più grave - non piace nemmeno agli altri governi, riuniti a Bruxelles per il Consiglio europeo e per la riunione dell’Eurosummit. Oggi Jean-Claude Juncker chiederà il sostegno dei leader per usare la linea dura con Roma. Diversi capi di governo hanno già dato il via libera. Il primo è stato l’olandese Mark Rutte, che alle 9 del mattino ha incontrato Giuseppe Conte per un faccia faccia dedicato principalmente ai conti pubblici italiani. "Ho espresso le preoccupazioni dell’Olanda sui piani di bilancio dell’Olanda" ha fatto sapere il premier liberale in un tweet. Poi ha assicurato che il suo governo darà "il pieno sostegno alla Commissione per l’applicazione degli obblighi comuni del Patto di Stabilità e crescita". Risentito, Conte ha replicato: "Vogliamo un dialogo costruttivo e non accettiamo pregiudizi". Ma l’opinione di Rutte non è certo un caso isolato. Significative sono infatti le parole di Sebastian Kurz, che da cancelliere guida il semestre di presidenza Ue. "Un alto livello del debito è pericoloso non solo per il Paese che lo ha accumulato ma anche per l’Europa". Anche lui, che agli occhi di Salvini è a capo di un governo “amico”, ha invitato la Commissione a non fare sconti. "Sono un grande difensore" dei parametri di Maastricht e "ritengo negativo che siano state fatte eccezioni per i Paesi più grandi". Quindi niente trattamenti di favore per Roma. "La politica perseguita dal mio governo è il consolidamento fiscale - ha aggiunto il croato Andrej Plenkovic -. Lo stesso criterio deve essere applicato a tutti".