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Avellino, non basta il lampo di Maniero nel buio totale: il Catania passa al "Partenio-Lombardi"

L’Avellino è impalpabile per larghi tratti della partita, si fa male da solo con l’autorete di Miceli, subisce il secondo colpo di Pecorino e cerca di riaprire la contesa al 90’ con Maniero. Troppo tardi per la rimonta della squadra di Braglia, al “Partenio-Lombardi” il Catania vince per 1-2 e scavalca in classifica i lupi. 

LA PARTITA – Braglia deve fare i conti con tante assenze e schiera Dossena e Nikolic nel terzetto difensivo completato da Miceli. Sulla linea mediana si rivedono Marco Silvestri e De Francesco, con il sostegno di Fella nell’inedito ruolo di interno, sulle fasce ci sono Ciancio e Burgio mentre Bernardotto e Santaniello formano il tandem offensivo. La partenza dei lupi è decisamente lenta. E’ più reattivo il Catania che al 12’ si rende minaccioso con Maldonado che controlla e al volo scocca un violento destro, smanacciato da Leoni oltre la traversa. Gli etnei sono minacciosi anche due minuti dopo quando Calapai premia l’inserimento di Pinto che di testa non trova la porta e grazia i lupi. La pressione della compagine etnea è costante ed asfissia la manovra del centrocampo irpino. Ancora brividi nell’area biancoverde al 20’: sull’angolo di Rosaia, la sponda di Reginaldo di testa aziona sul secondo palo Tommaso Silvestri che sparacchia in curva. Non ci sono tracce offensive dell’Avellino fino al 34’ quando un traversone di Ciancio pesca in area Santaniello che gira il pallone lontano dalla porta di Confente. Sul fronte irpino, invece, al tramonto del primo tempo Leoni è decisivo con la respinta sulla girata sottomisura di Pecorino. 

Dopo l’intervallo il Catania spezza l’equilibrio: al 49’ Welbeck si propone sul versante destro e disegna un velenoso cross che Miceli maldestramente spedisce alle spalle di Leoni. L’Avellino non riesce ad alzare la testa, è imbrigliato a centrocampo ed è incapace di rifornire gli attaccanti. Merito dell’impostazione tattica degli etnei che concedono le briciole ai padroni di casa che cercano di rilanciarsi con gli inserimenti di Tito e Maniero ma la doppia mossa di Braglia è subito vanificata  dal raddoppio del Catania. Minuto 68’: dalla fascia sinistra il neoentrato Biondi è preciso nel suggerimento per Pecorino, che sorprende l’immobile difesa dell’Avellino e di testa castiga Leoni. Un colpo durissimo per i lupi che sono pericolosi per la prima volta soltanto al 72’ con un diagonale di Fella leggermente largo. Al 90’, invece, è preciso Maniero che controlla il pallone al limite e fa partire un forte sinistro che castiga Confente e riaccende le speranze degli irpini. La coda del match regala, quindi, un finale a sorpresa. L’Avellino ci crede. Confente devia in angolo un tirocross di De Francesco. Lupi all’assalto ma il Catania non molla e conquista un prezioso successo. Per la squadra di Braglia una brutta battuta d’arresto.  



AVELLINO: Leoni; Dossena, Miceli, Nikolic; Ciancio, Silvestri M. (9’st Rizzo), De Francesco, Burgio (21’st ; Fella; Bernardotto, Santaniello (21’st Maniero). A disp.: Pizzella, Mariconda. All. Braglia.

CATANIA: Confente; Silvestri, Clayton, Zanchi; Calapai (29’st Albertini), Maldonado, Rosaia (20’st Biondi), Welbeck, Pinto; Reginaldo (29’st Sarao), Pecorino (43’st Piovanello). A disp.: Santurro, Della Valle, Vrikkis, Manneh, Emmanuesso, Panebianco. All. Cristaldi.

ARBITRO: Feliciani di Teramo.

ASSISTENTI: Ceccon di Lovere e Cataldo di Bergamo. 

RETI: 4’st Miceli (aut.), 23’st Pecorino, 45’st Maniero. 

AMMONITI: Calapai. Miceli, Dossena, Maldonado.