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Ad Avellino moda e riciclo creativo si uniscono per dare vita agli abiti di Serenella Novi

Una storia fatta di passione e coraggio quella di Serenella Novi che per amore si è trasferita da Monza a Contrada, dove ha deciso di mettere in piedi il suo laboratorio sartoriale realizzando capi d’abbigliamento con materiali riciclati. Il progetto si chiama Avanti Recycle Fashion e la stilista lo porta avanti con orgoglio. Domenica 26 gennaio lo presenterà ufficialmente presso Hachi Hub, negozio di abiti made in Italy nel centro storico di Avellino.

“Ho scelto questo luogo perché ho avuto occasione di conoscerne la proprietaria, Lina Di Silvero, e di trovare in lei una valida alleata – racconta Serenella – Quando le ho mostrato le mie creazioni, le ha subito apprezzate e mi ha suggerito di esporle nel suo negozio, dove resteranno in vendita. Collaborando, abbiamo capito di avere molte cose in comune ed è nata una bella amicizia”.

La stilista presenterà la collezione autunno-inverno ma soprattutto parlerà del suo progetto per farsi conoscere e sensibilizzare i cittadini verso il rispetto ambientale e della moda sostenibile. “Il mondo della moda mi ha sempre affascinato ma l’ecologia sempre stata a cuore, ancora di più ora che il mondo da sta andando a rotoli”.

Da questa consapevolezza è nata l’esigenza di creare qualcosa di nuovo, o meglio di ricreare partendo dal vecchio, dall’usato, valorizzando materiali di scarto e dandogli una nuova forma, nel pieno rispetto del concetto di economia circolare. “Inizialmente credevo che non fosse possibile unire moda e ambiente, finché non ho iniziato a guardarmi intorno veramente e a prendere le cose che trovavo in giro – racconta la stilista – A quel punto, ogni oggetto acquistava un senso. Ad esempio, ho inserito una rete sotto tappeto nel dettaglio di una maglietta, dalla tenda della doccia ho ricavato un impermeabile”.

Nata a Monza, Serenella Novi si è diplomata all’Accademia di Moda BURGO e si è trasferita ad Avellino dopo aver lavorato come costumista in teatro e nei villaggi vacanze, esperienze che l’hanno condotta verso la moda sostenibile. “L’idea è nata quasi per caso – spiega Serenella – Lavorando sempre in tournée non sentivo la necessità di comprarmi abiti nuovi, preferivo avere poche cose di qualità. Poi ho conosciuto una ragazza che creava borse con materiale riciclato e ho capito che potevo realizzare qualsiasi cosa anche con gli scarti. Ci ho provato e ci sono riuscita, anche se mi ha aiutato tanto la mia esperienza in villaggio, dove non sempre avevo i materiali giusti per fare i costumi, spesso dovevo arrangiarmi con quello che trovavo. Così ho davvero capito che per creare un abito speciale puoi utilizzare di tutto”.

Gli abiti di Serenella sono sostenibili e allo stesso tempo attenti all’estetica. “Voglio dimostrare che un capo d’abbigliamento può essere sia bello che green e che ‘riciclato’ non vuol dire necessariamente ‘stravagante’. I miei abiti sono pensati per essere indossati tutti i giorni dalla gente comune. In negozio troverete i capi della collezione invernale che ho già postato su Instagram. Ho ripreso l’uso del tartan di moda quest’anno, ma lavoro molto con il jeans e la plastica riciclata, con cui ho realizzato un impermeabile. Inoltre, te lo spoilero, ho fatto anche una gonna di cravatte”.

Serenella ha compiuto una scelta coraggiosa decidendo di trasferirsi dal Nord ad Avellino per amore del suo Gerardo, quando generalmente la maggior parte di noi compie il percorso inverso. “Me lo dicono tutti – conferma la stilista – Il modo di vivere è completamente diverso rispetto a quello a cui ero abituata, qui si dà valore al tempo e alla famiglia. Sicuramente ci sono tante cose che ancora non conosco ma ad Avellino sto benissimo e non lo immaginavo, visto che tendiamo a conoscere il Sud per stereotipi. Per fortuna i miei genitori, che inviterò qui il prossimo Natale, mi hanno insegnato ad avere una mentalità aperta e a non avere pregiudizi ma al Nord ci sono tante persone dalla mentalità chiusa ed è un vero peccato perché queste terre e i suoi abitanti sono da scoprire e valorizzare”.